WC…ni di banco
(2^ puntata)

Conversazioni in bagno degli studenti

Gaia Sala

Social victims o figure mitologiche?

Verifiche, verifiche e solo verifiche! I WC…ni di banco sono stati molto occupati a studiare 2 libri di letteratura latina, 200 slide di arte e 5 libri di filosofia e storia. Ma, nonostante questo, non demordono e riescono a tirare fuori il meglio di loro anche quando l’amato studio assale i loro pomeriggi.

Diciamocela tutta, però: la scuola è solo un piccolo saggio degli argomenti trattati e durante l’intervallo si scopre di tutto…

Il bagno raccoglie tante di quelle storie, che la Divina Commedia in confronto è una favoletta di Esopo.

Protagonisti sono sempre i diversi tipi di studenti.

 

Il secchione, che non ha già studiato a memoria anche le didascalie delle foto, ma deve sapere pure gli autori dei libri, quindi si porta nel bagno quaderni di filosofia, arte, matematica. «Sono troppo agitato, dopo mi interroga. Allora ripetiamo: la filosofia nasce ad Atene nel…».

Il segreto per sopportare? Un bel respiro profondo per distendere i nervi e non diventare volgare.

 

Tra le ragazze c’è sempre la Fashion Blogger, che inizia a sfoggiare i vari look e fa suo ogni specchio della scuola e ogni frammento di vetro che rifletta il suo viso «Amo’ questa maglia l’ho presa ieri: qualità assurda, sconto pazzesco, che te lo dico a fare, acquisto fabulous!». E a quel punto ti sorge nuovamente spontanea la domanda «Ma cara Ferragni, perché sei ancora qui a scuola?»

 

La maniaca dei selfie, stretta amica della Fashion Blogger: per lei ogni momento è buono per mettersi in posa davanti alla fotocamera e mostrare le pose più assurde: «Vieni qui tesoro: la luce è perfetta qui, mi rende i capelli più luminosi. Ho assolutamente bisogno di pubblicare qualcosa per i miei 6001 followers! Dai sorrisone tesoro…» e poi ti chiedi «Ma perché fa la foto con me che a malapena so il suo cognome?”

 

Tra i ragazzi c’è sempre l’impallinato di calcio, che ti dice minuto, secondo, millesimo di secondo delle azioni di ogni partita, che nemmeno Fabio Caressa. «Il calcio è proprio imprevedibile: ma che goal ha fatto? Ma sciacquatevi la bocca che anche questo anno lo scudetto lo vincete il prossimo».

 

La stalker, che sa vita, morte, miracoli di tutti, forse anche dei genitori dei professori. «Ieri alle 20:01 era in Piazza San Carlo, poi è andato in un bar e alle 20:11 se n’è andato, prendendo un taxi che ha pagato 12 euro». Probabilmente a casa avrà stampate le carte di identità di tutti quelli che conosce. Cosa ne sa la CIA?!

 

Il musicista: ogni oggetto è buono per diventare una chitarra, un flauto, un ukulele. E poi canta giorno, notte, in bagno, alle macchinette dicendo: «Eh ma la musica scorre nelle mie vene». Fosse almeno Beethoven, ma inizia a cantare Sfera ebbasta e… “allora inizia a suonargliele tu”.

 

Lo scroccone è sempre presente: come uno squalo fiuta a distanza il cibo e ti assale quando meno te lo aspetti. «Me ne dai un pezzetto?», la classica frase con cui tenta di scioglierti per strapparti il cibo di bocca. Perché poi per “pezzetto” intende metà panino. Ma la sua tattica non si ferma qui: inizia a inventare le scuse più assurde come «Ho lasciato a casa la merenda», «Mia madre si è dimenticata, è proprio senza cuore», «Non si apriva il cassetto delle merendine».

 

Non si può dimenticare il traghettatore delle anime, il Caronte del bagno, insomma quello che vive tra lavandini e sciacquoni. Al suono della campanella alla seconda ora chiede di andare urgentemente nel suo habitat naturale: ecco, da quel momento si dissolve. Passa l’ora di fisica, matematica, greco, latino, spagnolo, tedesco, portoghese, psicologia, anatomia e lui continua a non presentarsi. Probabilmente si è creato una cava dietro il water, con tanto di tv satellitare, Netflix e un bar a portata di mano.

 

Certo che, se non esistesse la scuola, dove troveremmo tutti questi personaggi? Ti permette di stringere le amicizie più forti, di avere ricordi dolorosi dei pomeriggi passati sui libri, ma anche delle indimenticabili risate nel prendere in giro i professori.

Ma soprattutto ti permette di conoscere persone meravigliose con cui passerai tanti, ma proprio tanti momenti, litigando in un istante e un secondo dopo sbellicandosi di nuovo dalle risate. Perché in fondo siamo tutti dei bravi WC…ni di banco.

Se ti sei perso la prima parte https://blog.collegiosacrafamiglia.it/wcni-di-banco/

Federica Sra

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