Storie di scuola

Trappola senza via d'uscita

Matilde Lanteri Sterza

Trappola senza via d’uscita

“La droga è una strada a senso unico. Divieto di invertire la marcia. Non puoi più tornare indietro”.

William Burroughs

Nei mesi scorsi le classi prime e seconde hanno partecipato ad una serie di incontri al fine di comprendere che cosa sono le dipendenze e perché sono dannose.

Il progetto “Ballo ma non sballo” è curato dall’Associazione AYE (Alternative Young Entertainment) con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi riguardo le dipendenze, che siano vecchie o nuove.
Durante questo progetto, abbiamo assistito a tre incontri diversi, ognuno dei quali trattava un  argomento specifico. Il primo si è concentrato soprattutto sull’alcool e sulle conseguenze derivate dall’abuso di questa sostanza; nel secondo ci siamo soffermati sulle droghe e sulla loro classificazione e, infine, nell’ultimo incontro, abbiamo considerato tutto ciò che riguarda le nuove dipendenze, ovvero Internet e i social.

Le dipendenze sono state recentemente classificate e suddivise in vecchie e nuove: le vecchie sono gli abusi più conosciuti (alcool e sostanze stupefacenti), mentre le nuove sono quelle di cui soffrono moltissimi adolescenti, vale a dire abuso di Internet e sindromi correlate all’Internet Addiction (IAD).

Il tipo di dipendenza più pericoloso è l’Internet Addiction, forma di abuso che porta a essere affetti da alcune sindromi come il FoMo, il Vamping e l’Hikikomori.
Se si cade dentro questo vortice, non è facile uscirne e talvolta gli effetti sono irreversibili.

Ma perché si diventa dipendenti?

 È una domanda che si pongono in molti, e a cui si possono dare molteplici risposte.

Dal punto di vista medico, si può dire che alcune dipendenze si manifestino a causa dell’eccessiva (o insufficiente) secrezione di composti a livello cerebrale.

Le dipendenze non sono causate soltanto da sostanze, ma si può anche essere dipendenti da oggetti fisici e concetti astratti.

In che senso si può essere dipendenti da un concetto astratto?

 Pensiamo a una delle sindromi più diffuse: la sindrome dell’abbandono. Se un individuo necessita di una dose giornaliera di affetto e il suo bisogno non viene soddisfatto, il soggetto andrà in astinenza proprio come avviene per un tossicodipendente. Il soggetto, a quel punto, continuerà a cercare la sua droga fino a iniziare a soffrire di sindrome dell’abbandono, caratterizzata dai tipici sintomi d’astinenza: ansia, insonnia, depressione e irritabilità.

L’amore è davvero da considerarsi una droga?

 In effetti sì: durante l’innamoramento si percepisce un forte livello di euforia proprio come quando si assumono sostanze stupefacenti. 

Inoltre, uno studio di neuroimaging ha confermato che l’assunzione di sostanze aumenta la produzione di dopamina. Questo meccanismo neurologico avviene anche quando si provano forti sentimenti verso qualcuno.

Al giorno d’oggi, il laboratorio sulle dipendenze è necessario: tutti i ragazzi dovrebbero conoscere le conseguenze dell’abuso di sostanze e ciò che comporta l’uso eccessivo del telefono, oggetto che noi giovani utilizziamo quotidianamente. Le campagne di sensibilizzazione possono prevenire e salvare molti che possono cadere nella trappola della dipendenza.

Il BlogNotes SaFa è un progetto di «cittadinanza attiva».

La redazione è composta da studenti della scuola. Dei Licei, per ora. Crescerà.

Sono gli alunni della scuola che si sono incontrati, hanno appreso le tecniche di scrittura per il web; hanno imparato i trucchi delle fotografie e della post-produzione di immagini; hanno preso atto che esiste una legge e una deontologia proprio perché esistono abusi e pericoli che si possono evitare.

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