C’è grande attesa sugli spalti per la seconda partita del girone della Flam League che vede la SaFa come protagonista. Match importantissimo per la squadra d’Istituto, a rischio la sopravvivenza nella lega. Una sconfitta non è ammessa.
Primo tempo
1’ Comincia l’incontro, la palla è della SaFa che tenta subito di sorprendere gli avversari con un lancio lungo
2’ Maccari si fa vedere in area, toccando il pallone col tacco, primo lampo offensivo
3’ Il Darwin è il primo invece a tirare nei pressi di Ramella, per nulla impensierito
4’ Trabaldo s’invola sulla fascia, segno di una prestazione in crescendo
6’ Ed è proprio lui, che al sesto minuto, lancia un tiro teso come una trivela che gonfia la rete. Vantaggio SaFa 1-0
8’ Gli ci vogliono otto minuti a Maccari per andare giù, è un record personale.
9’ Ma è al nono minuto che la squadra di casa compie un’azione da manuale, su assist di Trabaldo, Maccari colpisce di tacco e sorprende il portiere sotto le gambe regalando alla SaFa il distacco e qualche speranza 2-0
15’ Passa una frazione di gioco in cui le squadre si studiano
18’ Il Darwin si appresta a battere uno dei tanto temuti calci piazzati, ma Pontrandolfo di testa salva la situazione
20’ Si consuma un simpatico siparietto: Valenzano perde lo scarpino, ma del principe azzurro nessuna traccia
23’ L’arbitro interrompe un presunto fuorigioco della squadra avversaria, si vocifera che la SaFa abbia comprato il direttore di gara. Parte una sfida tra trombette e megafoni.
27’ Ramella rimette con le mani verso nessuno, la palla esce semplicemente dal campo. Solo successivamente spiegherà le ragioni del suo gesto: stava testando l’effetto Magnus su di un corpo rotante
28’ La coppia Maccari Girardi non coglie un’occasione ghiotta che avrebbe potuto chiudere la partita
29’ Girardi s’infortuna, al suo posto entra Balbo.
30’+ Nei minuti di recupero si assiste a una dilatazione temporale che coinvolge tutti i presenti
Secondo tempo
1’ Le speranze della SaFa sono tutte nel mantenimento del risultato ottenuto. Il calcio della ripresa è ora affidato alla squadra ospite che sembra, a dirla tutta, rinnovata
3’ Il Darwin effettua una parabola perfetta e insacca la rete, accorciando lo svantaggio 2-1
5’ Una fitta coltre di nebbia bianca e blu si distende sul campo e come il principe Troiano sottratto dal campo da Afrodite, così scompaiono i giocatori della SaFa
18’ La squadra è allo sbando, la difesa non tiene più l’avanzata amaranto, Fulgido ci mette anche la faccia per bloccare i tiri avversari
20’ Il momento funesto si palesa col pareggio della squadra ospite su calcio piazzato 2-2
21’ Ma non basta nel giro di tre minuti il Darwin ribalta il risultato con un lancio teso che taglia tutta l’area piccola, i difensori attoniti al nunzio stanno 2-3
26’ Brutto fallo di De Benedittis che almeno chiede scusa
27’ A parti inverse non c’è altrettanta sportività, il numero 10, Richetta si prende un calcio gratuito sugli stinchi, ma mantiene la calma
29’ Ennesimo goal del Darwin che suscita una violenta reazione con la curva che compie un atto di protesta lanciando fumogeni a bordo campo e si giustifica al grido “Vi facciamo fare le views”. Tragicomico è forse la parola più adatta. 2-4
30’ Triplice fischio dell’arbitro. Sebbene il risultato sia definitivo va apprezzata la voglia e l’impegno profuso dai giocatori. Le speranze della SaFa sono tutte in un ripescaggio favorevole.
La curva
Comportamento sopra le righe, e due righe sarebbero troppe per commentarlo.
Trabaldo: 8 BOB
Segna la prima rete e serve l’assist del raddoppio. Alla partita ci pensa lui, un tuttofare al pari di BOB l’aggiusta-tutto.
Maccari: 8 Testimonial
Come Guido Angeli allo slogan “Provare per credere”, lui ci crede e ci prova mettendo a segno un gol di tacco da manuale.
Pontrandolfo: 7 Unico
Purtroppo. Il numero 20 della difesa non possiede il dono dell’ubiquità. La squadra fa un ottimo acquisto mettendolo in difesa, tiene bene il reparto.
Girardi: 6.5 Spettatore
Gioca bene in difesa e in contropiede, ma l’infortunio lo costringe agli spalti. Per tutto il secondo tempo partecipa come spettatore.
De Benedittis: 6 Puccioso
Vederlo giocare scioglie il cuore delle ragazzine, al pari di un cucciolo di gatto o del video di un neonato su YouTube. Il suo ciuffo non si disfa mai, sempre composto ed educato.
Richetta: 6 Ghandi
Mantiene la calma anche dopo le provocazioni fisiche degli avversari, egli sa che “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”. Nelle tribune i Richetta si moltiplicano a vista d’occhio, se ne contano almeno tre generazioni.
Provera: 6 Tisana
Più rilassato rispetto all’incontro precedente, sembra essersi rotto l’idillio che aveva con l’arbitro, non si guardano più, non si parlano più. Una storia finita.
Fulgido: 6 Pensieroso
Sarà la voglia di passare il girone, sarà la simulazione imminente della seconda prova o l’originarsi di una catarsi aristotelica capace di cogliere le essenze universali delle realtà che lo circondano, ma il numero 11 non riesce a svoltare la partita.
Ramella: 5.5
Più sicurezza nella fase difensiva, e salva anche delle situazioni pericolose, ma le quattro reti avversarie non lo esentano da una valutazione negativa.
Peverada: 5 Campione
Ma in una disciplina diversa. Confonde il campo verde per una piscina olimpionica tanto da competere con Tania Cagnotto per la categoria tuffo sul prato.
Balbo: 5 Distinto
Dall’entrata del Conte la partita prende una piega distinta. Aiuta i suoi compagni abbassandosi a competere nel bel giuoco del calcio.
Moretti: 5 Attempato
Tornato da un infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo nel match precedente si mette subito in mostra, ma sembra di veder giocare il Dottor House, forse se avesse avuto anche lui il bastone avrebbe fermato gli avversari.
Freggiaro: 5 Innamorato
Corre più della partita precedente e s’impegna ma ha la testa fra le nuvole, forse qualche amore primaverile gli annebbia i pensieri.
Valenzano: 4 Chic
Sebbene non sia mai entrato realmente in partita, Enzo Miccio sarebbe fiero di lui. Indossa dei calzettoni arancione fluo che gli danno quel tocco chic e gli permettono di giocare anche con scarsa visibilità.
Paolotti: Colui che fece per viltade il gran rifiuto
Assente perché malato. Non valutabile.
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La redazione è composta da studenti della scuola. Dei Licei, per ora. Crescerà.
Sono gli alunni della scuola che si sono incontrati, hanno appreso le tecniche di scrittura per il web; hanno imparato i trucchi delle fotografie e della post-produzione di immagini; hanno preso atto che esiste una legge e una deontologia proprio perché esistono abusi e pericoli che si possono evitare.