Gli imprevisti di ieri plasmano gli eroi del domani

Silvia Familiari

Un film da vedere al cinema!

Il film diretto da Bryan Singer, con attore protagonista Rami Malek, vanta non solo cinque nomination agli Oscar, bensì anche dei commenti molto positivi da parte di tutta la critica.

Perché è piaciuto così tanto?

Sicuramente poiché narra le vicende di un gruppo che ha segnato la storia della musica, i Queen, e lo fa con un linguaggio fluido e vivace, senza scivolare nel banale.

La motivazione principale, per cui mi sento di consigliare la visione al cinema e non in streaming, è che l’obbiettivo del film è di farci sentire all’interno di un concerto dei Queen, e con un audio “casalingo”, per quanto buono possa essere, la magia un po’ svanirebbe. L’intera pellicola è in fatti in funzione della scena finale: la performance al Live AID.

Chi trova un amico trova un tesoro

Il film decide di non narrare la storia dei Queen come una “semplice” band, ma li descrive come un gruppo di amici uniti e affiatati, pronti a risolvere qualsiasi problema insieme.

Nella pellicola viene evidenziato, soprattutto, il punto di vista di Freddie Mercury, cantante e front-man dei Queen, che nonostante i litigi e il periodo in cui aveva addirittura accantonato la band per un contratto da solista, nel momento del bisogno venne riaccolto a braccia aperte dai suoi compagni.

Un’altra amicizia che viene messa in luce è quella tra Freddie e l’ex moglie Mary Austin, interpretata da Lucy Boynton, infatti anche dopo il divorzio e il coming out, lei rimase al suo fianco, come confidente fidata e grande sostenitrice.

L'importanza di trovare se stessi

Un altro elemento centrale del film è il processo di evoluzione del personaggio Freddie. Infatti all’inizio viene rappresentato insicuro e infelice, ma tramite un percorso di maturazione, che nel suo caso passa anche tramite una visione libera e non dogmatica della sessualità, l’immagine finale di lui che traspare dalla pellicola, è di un uomo realizzato e consapevole delle sue capacità.

Nonostante gli ostacoli che ha riscontrato durante il suo percorso, nonostante le critiche negative dei giornalisti che non si focalizzavano sulla sua carriera, bensì su gossip della vita privata, nonostante la malattia; Freddie è comunque riuscito raggiungere le sue soddisfazioni personali e a coronare tutti i sogni che aveva con la band.

Mai arrendersi!

Come credo sia successo almeno una volta a qualsiasi ragazzo di questa generazione, mi capita spesso di sentir dire frasi come “sei sicura? Guarda che la bravura ormai conta ben poco.”, però, io non credo sia così.

Un messaggio molto bello e motivazionale che semina il film riguarda il credere in sé stessi; infatti la storia dei Queen comincia con quattro ragazzi, poco più che ventenni, senza grandi risorse economiche che suonano in pub di studenti universitari in una Londra dei primi anni ’70. Questi ragazzi però erano ambiziosi, pieni di voglia di emergere e di farsi conoscere.

Il film dunque vuole quasi infonderci un po’ di coraggio per inseguire i nostri sogni, perché se si è bravi, competenti e determinati, si può ottenere tutto; basta non arrendersi al primo fallimento.

Vuoi entrare un po’ nel mood e ascoltare le canzoni presenti nel film?
https://www.youtube.com/playlist?list=PLmpUqucV5ruj5D_TJywIQzkdzzLc4Qkak

Vuoi conoscere qualche curiosità sui Queen che forse non sai ancora?
https://www.funweek.it/show/bohemian-rhapsody-10-curiosita-sui-queen

Vuoi consultare il sito della nostra scuola? https://www.collegiosacrafamiglia.it/

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