Letteratura è vita
Matilde Lanteri Sterza
“Se i 4 milioni di copie di Io uccido (2004) impallidiscono di fronte a Geronimo Stilton, figuriamoci di fronte a 500 milioni di copie vendute da Harry Potter, alle traduzioni in 66 lingue, agli 8,3 milioni di copie vendute dal settimo volume della serie nelle prime 24 ore solo negli Stati Uniti.”
Stefano Camporesi
Al giorno d’oggi la parola best seller è di uso comune e tutti noi l’abbiamo usata almeno una volta, ma cosa significa veramente? Secondo la Treccani, un best seller è il prodotto più venduto all’interno di una determinata categoria commerciale; può essere un oggetto qualsiasi, ma i più comuni associati a questo termine sono i LIBRI!
Se ci pensiamo, anche i libri di testo, quando vengono adottati da una scuola molto grande, diventano, in un certo senso, dei best seller temporanei perché vengono comprati da tanti studenti in un arco temporale assai ristretto.
I libri best seller si dividono in due categorie principali ovvero: best seller di consumo e best seller di qualità.
I primi sono libri creati apposta per essere tali e sono denominati fast book: sono in genere romanzi corti e scorrevoli, come ad esempio il celebre Il diavolo veste Prada.
La categoria di libri best seller di qualità, invece, comprende i libri non scritti con l’intento di farli divenire un successo – si tratta dei generici long seller. Libri appartenenti ai long seller sono quasi tutti i grandi classici della letteratura, come ad esempio il Decameron, divenuto popolare e di lettura comune dopo quasi due secoli dalla sua prima pubblicazione.
I long seller diventano “best” perché attraggono il lettore, questo rimane entusiasta della storia e ne parla bene ai suoi conoscenti, i quali incuriositi lo compreranno a loro volta e comincerà così un ciclo quasi infinito e inarrestabile.
Un altro modo per cui i libri diventano il must have del momento è perché l’autore non è uno dei tanti, bensì è l’Autore con la A maiuscola. Per esempio, quando uscì il secondo libro della saga di Harry Potter i lettori lo comprarono perché ormai J.K. Rowling e il suo maghetto erano sulla bocca di tutti, quindi non aver letto il libro sarebbe stata una vergogna. E pensare che, solo pochi anni prima, Harry Potter e la pietra filosofale era stato rifiutato da tutti i principali editori del Regno Unito!
Al fenomeno dei best seller non sono estranee, come è ovvio, anche strategie di marketing editoriale ben precise. Nonostante si dica sempre: “Non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina” o “L’abito non fa il monaco”, se un libro in copertina ha elementi o colori accattivanti è probabile che moltissimi saranno attratti da quello, e solo in seguito saranno incuriositi per la trama. Lo stesso discorso vale per il titolo: penso che chiunque sarebbe incuriosito da un libro intitolato La morte è il mio mestiere o La donna quando non capisce si innamora. Oltre a una bella storia, quindi, serve anche un pizzico di astuzia per diventare “best” e conquistare milioni di lettori in tutto il mondo.
In ogni caso, diciamocelo: leggere un best seller non è sempre bello solo perché è il più venduto. Può essere ugualmente soddisfacente leggere un bel libro che nessuno conosce, e renderlo speciale a modo suo.
Fonti:
Il BlogNotes SaFa è un progetto di «cittadinanza attiva».
La redazione è composta da studenti della scuola. Dei Licei, per ora. Crescerà.
Sono gli alunni della scuola che si sono incontrati, hanno appreso le tecniche di scrittura per il web; hanno imparato i trucchi delle fotografie e della post-produzione di immagini; hanno preso atto che esiste una legge e una deontologia proprio perché esistono abusi e pericoli che si possono evitare.